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Politica

CAIVANO. Carta d’identità elettronica per gli edifici e manutenzione degli istituti scolastici: le richieste dell’opposizione

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Lo scorso 6 Aprile, a Caivano, si è verificato, in seguito ad una grave perdita idrica, l’allagamento dell’ex casa del custode del plesso dell’ “I. C. Milani” di via Bellini.

Per questo motivo l’amministrazione decise di chiudere la scuola, a causa della mancata sicurezza e di ulteriori problematiche, quali ad esempio la presenza di crepe nella struttura dell’edificio, che richiedevano un’attenta valutazione da parte dei tecnici e urgenti ed indifferibili lavori al plesso scolastico.

Gli incresciosi eventi, che hanno colpito il plesso dell’istituto Milani e che potrebbero verificarsi anche in altri edifici scolastici, hanno provocato la reazione dei consiglieri di opposizione, che già prima della riapertura delle scuole, a Gennaio, avevano chiesto un’attività di verifica e controllo dello stato dei luoghi scolastici, chiusi da tempo a causa della pandemia.

Viste le problematiche organizzative arrecate alle famiglie, adesso i consiglieri di opposizione chiedono al Sindaco Falco, all’assessore alla Scuola e all’istruzione, all’assessore alla manutenzione, al segretario generale del Comune di Caivano e ai capigruppo consiliari, di poter essere informati in merito alla previsione di una quota, all’interno del bilancio comunale, dedicata alla manutenzione straordinaria delle strutture scolastiche, necessaria per l’adeguamento delle stesse e degli impianti, e alla manutenzione ordinaria erogata con continuità.

Inoltre l’opposizione chiede di mettere a votazione l’istituzione di una carta d’identità elettronica per ogni singolo immobile pubblico, con priorità agli edifici scolastici del territorio. Si tratta di un database contenente tutte le informazioni principali degli istituti:

– condizioni dell’edificio;

– presenza di barriere architettoniche;

– questioni relative all’efficientamento energetico;

– manutenzione ordinaria e straordinaria, prevista anche per le aree verde presenti o aree esterne;

– abitabilità delle aule in merito alla questione dell’affollamento;

– sicurezza antincendio con idonei percorsi;

– arredi e spese di gestione.

Tale strumento può risultare profondamente utile per la programmazione di interventi di qualificazione, evitando che ci siano impegni di spesa per somma urgenza a favore di una corretta e chiara programmazione degli interventi.

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Economia e Finanza

Dal 1°luglio entra in vigore la ‘Sugar Tax’ per le bevande: “Aumento del 14% su ogni litro di prodotto”

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Un nuovo balzello si appresta ad entrare in vigore dal prossimo 1° luglio, si tratta della cosiddetta sugar tax; inizialmente introdotta con la legge finanziaria del 2019 e successivamente rinviata. La misura che impatterà sulle bevande zuccherate, le quali per i prossimi due anni saranno tassate di 5 centesimi al litro, fa registrare importanti stroncature sia nel campo dell’impresa che tra gli esponenti del governo. Per Confindustria “aumenterà la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto” ed andrà ad impattare sul calo dei volumi del 5%. Ad alzare i toni ci ha pensato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani secondo il quale “la Sugar Tax non comporta grandi introiti nelle casse dello Stato, si impone una nuova tassa che rischia di mettere in difficoltà tante aziende agroalimentari che stanno già riducendo l’uso di zucchero”. E stamattina si è fatto registrare un importante commento da parte sindacale con Ferdinando Palumbo, dirigente Cisal, il quale ha dichiarato: “Si rischia un’emorragia occupazionale, soprattutto nelle regioni del meridione d’Italia, dove sono di stanza le major nazionali ed internazionali del settore. Sarà una tassa più simile alle accise sulla benzina ed a quelle sul tabacco, la quale, a differenza di quanto accade per i consorzi di riciclo di vetro, carta e plastica, sarebbe utile soltanto a far cassa e che non cambierebbe di un millimetro le abitudini alimentari della cittadinanza. A voler essere cauti” ha concluso il sindacalista “nelle sole province di Caserta, Salerno e Catania metterebbe a rischio 500 posti di lavoro”.

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Napoli

Comune di Napoli, possibili investimenti con una delegazione saudita

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Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso dell’incontro nella sede dell’Unione industriali di Napoli, con una delegazione saudita arrivata in città per valutare possibili investimenti, ha dichiarato: “Questa visita rappresenta per noi una grande opportunità per trovare nuovi capitali, per avere possibilità di investimento in tanti settori. C’è una ritrovata fiducia nei confronti della città e noi dobbiamo rafforzare questo clima che c’è attorno a Napoli a livello internazionale che oggi viene trattata alla stregua di Milano e di Roma”.
Domani, la delegazione avrà una sorta di bilaterale con il sindaco e con i rappresentanti dell’amministrazione comunale che mostreranno loro le grandi aree di sviluppo presenti in città, con particolare riferimento all’area orientale e alla zona occidentale, ma anche la realtà turistica cittadina.
La delegazione ieri ha visitato Pompei e Napoli sotterranea.

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Politica

Lo strano caso di SANT’ANTONIO ABATE: la sindaca Abagnale non avrà avversari alle elezioni comunali 2024

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Potremmo chiamarlo “Lo strano caso di Sant’Antonio Abate”, parafrasando il film con protagonista Brad Pitt. Ed in effetti è un vero proprio caso ciò che è accaduto nel comune, che si poggia sulla pianura sovrastata dalla catena dei Monti Lattari, dove la sindaca Ilaria Abagnale si è ritrovata a non avere sfidanti per le elezioni comunali 2024.
Ricandidata per il bis dopo cinque anni al governo del suo piccolo comune in provincia di Napoli, ha già presentato la sua candidatura a sindaca sostenuta da quattro liste civiche di orientamenti politici diversi, ha capito solo alle 12 di sabato di non avere avversari.
Sicché, Abagnale avrà come unico “avversario” il raggiungimento del quorum per la validità delle elezioni, vale a dire il 50% più uno degli aventi diritto al voto. All’ultimo momento non hanno presentato le loro liste gli avversari che pure avevano annunciato la propria candidatura: Carmine D’Aniello, che aveva preparato tre liste, e Salvatore Nastro.
Entrambi avrebbero avuto problemi nella raccolta delle firme necessarie al deposito delle liste.

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